martedì 16 dicembre 2014

FANTASTICAZIONI

 
 
Aspetteremo gennaio, o febbraio, per iniziare a potare.
Ora spazio alla modifica delle etichette, a tanti assaggi, alle pubbliche relazioni.
A tutto quello che durante il resto dell'anno si riesce a fare con difficoltà, insomma. Bella l'alternanza delle stagioni.
Più in generale spazio al confronto con il resto del mondo; alle chiacchiere e ai confronti con i colleghi, ad esempio. S'impara un sacco ed è una delle cose più belle e istruttive che un vignaiolo possa fare. Poi si fa anche un po' di vacanza (altra cosa tra le più belle e istruttive che un vignaiolo possa fare, sia che si vada o meno in vacanza per cantine e vigneti) e di riflessione, a pensare a quel che è stato e a quel che sarà.
S'imposta il lavoro per l'anno nuovo. Che poi in realtà è un continuo impostare il lavoro per il futuro, tutto l'anno. Adesso con questo, poi tra qualche settimana con la potatura, in primavera con i trattamenti e il contenimento delle malattie fitosanitarie, la vendemmia ecc ecc, è tutto un lavoro d'impostazione di ciò che sarà e verrà negli anni.
Ora comunque è la fase in cui ci si ferma un attimo, ed a volte c'è persino il rischio di fantasticare, in questo attimo (ogni tanto bisogna pure fantasticare un po', poco, ma un po' sì, può essere salutare).
Un vino racconta una stagione, un luogo, un vignaiolo (due, nel nostro caso), non vediamo l'ora di assaggiare con voi i nuovi vini. Di farvi ascoltare i nuovi racconti.