domenica 28 agosto 2016

FAUNIANO E I SUOI FRATELLI

Ci siamo. Il primo vino dell'anno è uscito e, a differenza del solito, non è il Sammartino. Per il nostro bianco bobbiese, infatti, dopo due annate di uscite in qualche modo anticipate, un po' “acerbe”, abbiamo deciso di rimandare l'uscita almeno di qualche mese per presentarlo in una fase più pronta ed espressiva. Da poco imbottigliato il Brilòn, rosso frizzante che ora sta rifermentando in bottiglia e, al pari del Sammartino, avrà bisogno di qualche mese di affinamento; appena imbottigliati il Cresfonte 2013 ed il Dongardo 2013, pronti per l'anno prossimo...resta il Fauniano.


Inauguriamo con lui, il nostro Dolcetto di Bobbio, la sequenza dei nuovi vini.
Fauniano è il nostro tentativo di raccontare una storia perduta, di riallacciare i legami con una storia di incroci di culture che ad un certo punto nel tempo si è spezzata. E di capire se qui, in Val Trebbia, il Dolcetto può avere caratteri propri e peculiari.


Idee che avremmo voluto concretizzare già due anni fa, ma il 2014, annata difficile, fredda e piovosa, non era adatta per esperimenti e nuovi vini. Al contrario, nel 2015 l'uva era “giusta”: sana, con maturità buona, ricca di polpa e con acidità viva e matura. Raccolta il 7 settembre, fermentazione in cemento e macerazione di 7 giorni con un solo rimontaggio; malolattica partita e svolta subito dopo l'alcolica; svinatura e trasferimento in vasca di acciaio, dove il vino è rimasto fino all'imbottigliamento, effettuato il 12 aprile di quest'anno. In mezzo tre travasi, uno alla svinatura, uno a fine ottobre e l'ultimo a fine febbraio.
Ora, finalmente, è il momento di assaggiare.

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