sabato 12 dicembre 2015

DUE O TRE ANNATE. DUE O TRE COSE CHE SO DI LORO

Alla fine dell'anno e a mente fredda, o quasi,  proviamo a fare il punto sull'ultima annata e in parte sulla penultima.
Così come l'annata 2014 nell'immaginario collettivo è stata pessima e “da dimenticare” (ma la realtà, per fortuna, è un po' diversa), l'annata 2015 per tutti è stata magnifica e “da ricordare”. Però...però il caldo ha riportato alle concentrazioni di due-tre anni fa, ricordandoci per l'ennesima volta come siamo diventati una zona a clima caldo, il che implica un diverso approccio in vigna che forse (a livello di territorio, oltre che personale) fatichiamo ancora a mettere del tutto in pratica.


Quindi come saranno i vini della Cascinotta annata 2015? Certo è presto per dirlo con certezza, ma i vini hanno iniziato ad acquisire forma e sostanza tali da potere essere parzialmente raccontati già ora.
Iniziamo dai tre vini la cui uscita è prevista entro l'estate 2016. Ebbene sì, tre vini d'annata. Oltre al Sammartino l’anno prossimo (incrociando le dita e toccando quel che c'è da toccare in questi casi) usciranno due nuove etichette: un Dolcetto di Bobbio e un rosso frizzante dalle vigne di Sariano.


Nel Sammartino, quest'anno con più ortrugo e malvasia e un po' meno sauvignon, aromi più aperti ed estroversi rispetto all'anno scorso; così come il 2014 era affilato e tagliente d'acidità, il 2015 ha forza sapida, ma acidità meno aggressiva. Leggermente più pieno e forse più completo. Ora riposa sui propri lieviti, possibile imbottigliamento in aprile.
Poi i due vini nuovi. Del Dolcetto di Bobbio s'è già parlato altre volte, ad esempio qui. Non è proprio fatto in montagna (siamo a 500 metri d’altitudine), ma ci piace definirlo “Dolcetto di montagna”: colore scarico, floreale e speziato, nervoso. Un finto magro che per ora nasconde bene il suo 13% di alcol. Vedremo se metterlo in bottiglia prima o dopo l'estate.


Con il rosso frizzante lasciamo Bobbio ed iniziamo a parlare dei vini di Sariano, il nostro microclima più caldo. Sarà un frizzante ricco e pieno, perché viene da Sariano e perché l'annata ha dato uve molto zuccherine, ma l'acidità non manca mai alla barbera e di questo gliene siamo molto grati. Entro marzo il vino andrà in bottiglia per svolgere la propria seconda fermentazione.


E poi ci sono i rossi fermi da lungo affinamento, che staranno in acciaio per almeno un paio di anni, Dongardo su tutti, il Gutturnio Superiore 70% barbera che nel 2015 è tornato alle concentrazioni “carnose” del 2012 e del 2013. Niente tagli bordolesi prodotti quest'anno, abbiamo in cantiere una Barbera di cui seguiremo l'evoluzione nel tempo e che, in futuro, potrebbe diventare una nuova etichetta aziendale.
Basta con le parole, la cosa migliore per restare aggiornati è venire di persona alla Cascinotta per assaggiare. Vi aspettiamo.