Alla fine dell'anno e a mente
fredda, o quasi, proviamo a fare il
punto sull'ultima annata e in parte sulla penultima.
Così come l'annata 2014
nell'immaginario collettivo è stata pessima e “da dimenticare” (ma la realtà,
per fortuna, è un po' diversa), l'annata 2015 per tutti è stata magnifica e “da
ricordare”. Però...però il caldo ha riportato alle concentrazioni di due-tre
anni fa, ricordandoci per l'ennesima volta come siamo diventati una zona a
clima caldo, il che implica un diverso approccio in vigna che forse (a livello
di territorio, oltre che personale) fatichiamo ancora a mettere del tutto in
pratica.
Quindi come saranno i vini della
Cascinotta annata 2015? Certo è presto per dirlo con certezza, ma i vini hanno
iniziato ad acquisire forma e sostanza tali da potere essere parzialmente
raccontati già ora.
Iniziamo dai tre vini la cui
uscita è prevista entro l'estate 2016. Ebbene sì, tre vini d'annata. Oltre al
Sammartino l’anno prossimo (incrociando le dita e toccando quel che c'è da
toccare in questi casi) usciranno due nuove etichette: un Dolcetto di Bobbio e
un rosso frizzante dalle vigne di Sariano.
Nel Sammartino, quest'anno con
più ortrugo e malvasia e un po' meno sauvignon, aromi più aperti ed estroversi
rispetto all'anno scorso; così come il 2014 era affilato e tagliente d'acidità,
il 2015 ha forza sapida, ma acidità meno aggressiva. Leggermente più pieno e
forse più completo. Ora riposa sui propri lieviti, possibile imbottigliamento
in aprile.
Poi i due vini nuovi. Del
Dolcetto di Bobbio s'è già parlato altre volte, ad esempio qui. Non è proprio fatto in montagna (siamo a
500 metri d’altitudine), ma ci piace definirlo “Dolcetto di montagna”: colore scarico,
floreale e speziato, nervoso. Un finto magro che per ora nasconde bene il suo
13% di alcol. Vedremo se metterlo in bottiglia prima o dopo l'estate.
Con il rosso frizzante lasciamo
Bobbio ed iniziamo a parlare dei vini di Sariano, il nostro microclima più
caldo. Sarà un frizzante ricco e pieno, perché viene da Sariano e perché
l'annata ha dato uve molto zuccherine, ma l'acidità non manca mai alla barbera
e di questo gliene siamo molto grati. Entro marzo il vino andrà in bottiglia
per svolgere la propria seconda fermentazione.
E poi ci sono i rossi fermi da
lungo affinamento, che staranno in acciaio per almeno un paio di anni, Dongardo
su tutti, il Gutturnio Superiore 70% barbera che nel 2015 è tornato alle
concentrazioni “carnose” del 2012 e del 2013. Niente tagli bordolesi prodotti quest'anno, abbiamo in cantiere una
Barbera di cui seguiremo l'evoluzione nel tempo e che, in futuro, potrebbe
diventare una nuova etichetta aziendale.
Basta con le parole, la cosa
migliore per restare aggiornati è venire di persona alla Cascinotta per
assaggiare. Vi aspettiamo.
Nessun commento:
Posta un commento