Nuovo
anno, tempo di buoni propositi.
La
sensazione è che sia un anno chiave per noi. Come tutti gli anni, in
fondo, ma questo un po' di più.
Perché
è l'anno in cui molte idee messe a “covare” nel 2012/2013
troveranno sostanza, dentro le bottiglie e probabilmente non solo
(nuovo allestimento della sala degustazione).
Sono
processi lenti che richiedono pazienza. Vivere la vitivinicoltura
cambia e dilata la nozione del tempo. S'impara a diventar pazienti e
a porsi domande, perché quando si fa un vino (lo si pensa, lo si
progetta e lo si fa materialmente) ci si pone delle domande e poi si
spera di sentire, percepire, riconoscere nei vini quelle domande
frutto di istinto e ragionamenti. E in ogni sorso di iniziare ad
intravedere qualche prima risposta.
Ecco,
quest'anno avremo le prime risposte alle domande che abbiamo iniziato
a porci poco più di tre anni fa. E non vediamo l'ora.
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